Medaglie d’argento al valor militare

CASCIA

Santi Giovanni di Luigi Medaglia d’argento e Medaglia di bronzo al valor militare
M.A. al V.M. – compiva numerosi atti di ardimento, dando prova di ammirevole coraggio e di alti sentimenti militari. Primo sempre ad offrirsi volontario nelle più arrischiate imprese e nell’eseguire pericolose ricognizioni delle linee avversarie, riportava ognora utili notizie sul nemico. ferito al viso in un attacco, restava al proprio posto, ed il giorno successivo, scavalcando arditamente il reticolato nemico, cadeva colpito a morte. – Castelnuovo, gennaio-maggio 1916.- Altipiano di Asiago, giugno 1916. – Casere Zebio, 6 luglio 1916

M.B. al V.M. caporale allievo ufficiale complemento reggimento fanteria, n. 1848 matricola. – Avveduto, coraggioso e non curante del pericolo nell’eseguire sotto il fuoco nemico gli incarichi a lui affidati dal comando del sotto settore per accertare il collegamento fra i diversi reparti operanti, per il recapito degli ordini e per il delicato ed importante servizio del rifornimento viveri e munizioni alle truppe di prima linea, si recava spesso volontariamente sulla linea del fuoco, recandovi il proprio contributo di ardimentoso e scelto tiratore. – Castelnuovo, 14/11/1915

Lombardi Sensi Luigi di Edmondo Medaglia d’argento  al valor militare
Sottotenente complemento 17 reggimento fanteria – attraverso una zona acquitrinosa fortemente battuta dal fuoco di artiglieria e fucileria avversaria, affondando nell’acqua fangosa fino al ginocchio, giunse tra i primi ad occupare, con mirabile ardimento, una casa tenuta dall’avversario e con calma e perizia dette tutte le disposizioni per il mantenimento di essa, finché non cadde colpito a morte. – Cortellazzo, 3 luglio 1918

VALLO DI NERA

Fantucci Domenico di Leopoldo Medaglia d’argento al valor militare
Soldato 4^squadriglia aeroplano. n. 28285 matricola
Arditissimo mitragliere d’aeroplano, eseguiva numerose azioni di guerra, costante esempio di ardimento e valore. Attaccato da più apparecchi da caccia li controbatteva, fugandone uno. Avuto colpito l’apparecchio da un proiettile che ne staccava un’ala, precipitava al suolo immolando la giovane esistenza alla Patria. – Cielo di Conegliano Veneto, 27 ottobre 1918